La scelta del caffè per la tua attività
17 Febbraio 2021Capsule: che riciclo sia!
14 Luglio 2021La Coffea, è la pianta del caffè, fa parte della famiglia delle Rubiacee, originaria della penisola Arabica ed è oggi presente nell’intera fascia equatoriale. Gli alberi possono raggiungere i 10 metri di altezza e hanno foglie ovali, fiori bianchi e profumati disposti a grappolo, con il frutto simile a una bacca contenente due semi.
Ogni pianta può produrre fino a 2 kg di caffè all’anno.
La raccolta avviene in tre differenti metodi:
Il picking consiste nella selezione manuale di ogni singolo frutto al giusto punto di maturazione. Lo stripping ,avviene in un unico lasso di tempo, vengono strappati dai rami tutti i frutti.
La raccolta meccanica si pratica nelle grandi piantagioni quando i filari sono molto distanziati tra loro, con una macchina che scuote le piante per far cadere i frutti più maturi.
Una volta avvenuta la raccolta , si passa all’estrazione, ossia quel procedimento che permette di separare la polpa dei chicchi dalle impurità.
Successivamente nel processo di torrefazione, o tostatura, i chicchi crudi vengono prima selezionati e poi passati nelle macchine tostatrici. Qui vengono scaldati e rimescolati costantemente fino a quando la temperatura raggiunge i 200°C circa. Durante la tostatura i chicchi diminuiscono di peso e aumentano di volume e si modificano chimicamente, così si formano le componenti aromatiche del caffè, che perde di acidità e assume un gusto amaro.
Per poi ottenere le varie tipologie di caffè che tutti conosciamo, si passa alla miscelazione ossia al dosaggio delle varietà di caffè per ottenere il blend desiderato. Segue la macinatura.
Ultima fase ma non meno importante è il confezionamento, la miscela va istantaneamente confezionata per evitare che l’aria entri in contatto con i componenti del caffè.
Ma ciò che rende davvero unica una miscela e di conseguenza la nostra pausa caffè è sicuramente la selezione delle materie prime.
Il team di Gima caffè si differenzia proprio per questo: segue ogni passaggio fin dalle origini, valutandone ogni aspetto attraverso analisi chimiche e sensoriali condotte dai laboratori.
Solo così possono rendere la degustazione di un ottimo caffè, un’esperienza sensoriale piacevolmente unica ma allo stesso tempo ripetibile ed evocativa di momenti speciali.
Per scoprire tutte le miscele Gima e trovare la tua preferita collegati al link Miscela Caffè Espresso: macinato, in grani e moka- Gima Caffè (gimacaffe.it)
La Carbonara è un piatto che unisce, un sinonimo di convivialità e sicuramente una delle specialità più famose e golose del mondo. Il suo gusto infatti, mette d’accordo tutti ma appena si tocca il procedimento, scoppiano le discussioni, perché si sa che la carbonara per essere buona davvero deve seguire la ricetta e deve avere gli ingredienti giusti.
Il mondo celebra la Carbonara il 6 Aprile e fu ideata dai pastai di Unione Italiana Food con un immenso banchetto virtuale che ha raggiunto nelle ultime 5 edizioni una platea di 1 miliardo di persone.
Anche se è un piatto unico nel suo genere esistono però tante varianti: quella di mare, quella vegetariana e anche quella al caffè che probabilmente in pochi conoscono.
Fusilli alla carbonara di caffè, con uova di trota, ecco la ricetta:
1) In una padella fai tostare per 10 minuti il caffè in grani, il pepe nero, il pepe nepalese Tilfda in proporzione di due grani di caffè per ogni grano di pepe. Lascia raffreddare, poi pesta tutto al mortaio.
2) Sbatti i tuorli con la frusta, aggiungendo un pizzico di sale e un paio di cucchiai d’olio come se iniziassi una maionese. Aggiungi una manciata di pecorino semi-stagionato e gira bene.
3) Lessa i fusilli, li scoli e li giri nella salsa all’uovo, aggiungendo il misto di pepe e caffè con qualche ulteriore fiocco di formaggio. Impiatta in ciotole dai bordi abbastanza alti foderando con le fette di guanciale. Al termine cospargi con una cucchiaiata di uova di trota.
4) Disponi sulla carta da forno le fette di guanciale. Passa in forno ventilato a 60° per un paio d’ore, girando ogni tanto, fino a ottenere una consistenza quasi cartacea.